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La scelta del nome per un figlio non è mai facile. Se a
volte preferiamo chiamarlo come il nonno o come chi ha rappresentato
tanto nella nostra esistenza o - non è da escludere - come
il nostro attore preferito, più spesso invece si consulta
il libro che raccoglie tutti i nomi possibili ed immaginabili, regalato
magari dall'amica una volta appreso che siamo "incinti".
Può così capitare che, al settimo mese di gravidanza,
si siano letti i capitoli relativi alle lettere A e B e, precipitandosi
nottetempo in ospedale - perché sì talvolta accade
che si verifichi un parto prematuro - ci si guardi smarriti chiedendosi
" E allora, come lo chiamiamo?". Alla fine siamo folgorati
da un nome che ci attrae in modo particolare, senza alcuna apparente
spiegazione ed improvvisamente tutti i nostri dubbi sono fugati:
" Lo chiameremo
". Un caso?
Secondo la numerologia, arte divinatoria antichissima, la scelta
del nome di un nascituro rappresenta invece un momento determinante
della sua vita: infatti, imponendogli un nome, gli si conferisce
tutta una serie di caratteristiche espresse dal significato e dall'essenza
del nome stesso. Esso infatti esprime principalmente il suo carattere
e, secondo gli orientali, il suo karma. Senza contare che l'insieme
delle lettere che lo costituiscono ha un suono, una vibrazione,
che, analogamente ai "mantra" o ai comandi ipnotici, nasconde
una tremenda forza che si manifesta ogniqualvolta ci si presenta.
Nel nome è contenuta l'essenza di una persona: per chi studia
questa materia vi si possono rintracciare le caratteristiche psicologiche,
il suo atteggiamento nei riguardi del prossimo, il suo modo di agire
e perfino le predisposizioni relative al suo destino.
Se generiamo un figlio, nel momento in cui gli imponiamo un nome
lo rendiamo individuo a sé stante, separato da tutti gli
altri, riconoscendolo ogni volta come nostro, riconfermandolo nella
sua identità e nella sua irripetibile unicità.
Conseguentemente chiamare una persona per nome è un'operazione
comune ma molto importante, perché quando lo facciamo in
realtà la riconosciamo in quanto tale e riconfermiamo una
volta di più la sua esistenza.
La numerologia, pur riconoscendo l'esistenza del libero arbitrio,
ci consente di essere coscienti dei condizionamenti ai quali dobbiamo
sottostare, per riuscire, possibilmente, a liberarcene e rappresenta
un prezioso strumento di consapevolezza che ci insegna ad affrontare
gli ostacoli, man mano che ci si presentano.
Per questa disciplina, ad ogni lettera dell'alfabeto corrisponde
un numero al quale si riferisce un preciso significato.
Il nostro nome ed il nostro cognome possono essere così espressi
mediante una combinazione numerica che equivale ad una traduzione
in altra lingua e che è a sua volta riducibile ad un valore
"basico". Quest'ultimo, secondo la numerologia, è
dotato di una sua propria forza vitale che ci viene trasmessa mediante
specifiche "vibrazioni" ed è in grado d'influenzare
il nostro comportamento.
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1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
A |
B |
C |
D |
E |
F |
G |
H |
I |
J |
K |
L |
M |
N |
O |
P |
Q |
R |
S |
T |
U |
V |
W |
X |
Y |
Z |
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I numeri presi in considerazione sono solo quelli che vanno da
1 a 9. A ciascun numero corrispondono tre lettere, eccezion fatta
per il 9 a cui corrispondono due sole lettere, la I e la R.
ESEMPIO: consideriamo la signora Anna Bianchini. Utilizzando la
tabella, la combinazione numerica corrispondente al suo nome ed
al suo cognome sarà la seguente:
|
A |
N |
N |
A |
B |
I |
A |
N |
C |
H |
I |
N |
I |
1 |
5 |
5 |
1 |
2 |
9 |
1 |
5 |
3 |
8 |
9 |
5 |
9 |
|
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Il risultato dell'addizione dei suddetti numeri (1+5+5+1+2+9+1+5+3+8+9+5+9)
è 63. Sommando e riducendo 63 (6+3) ad un numero compreso
fra 1 e 9, si ottiene 9 che rappresenta il numero "basico"
della signora Bianchini, il numero che rivela indicativamente, come
già accennato, la sua personalità, le sue potenzialità
e le sue debolezze ed il suo comportamento nei confronti del prossimo.
Ulteriori studi permettono di approfondire più dettagliatamente
ad esempio il nostro carattere, quello del nostro partner o del
nostro socio, quali strategie adottare per conquistare chi ci piace,
per individuare il candidato ideale da assumere o per infinite altre
opportunità.
Un discorso a parte meritano gli pseudonimi, i diminutivi, i soprannomi
ed i vezzeggiativi: se abitualmente utilizziamo o siamo conosciuti
con un nome che non corrisponde a quello anagrafico, dobbiamo tenerne
conto, in quanto il primo rappresenta il "compito" che
ci hanno dato da svolgere i nostri genitori ed il secondo ci offre
delle preziose indicazioni circa il tipo di relazioni che abbiamo
e che potremmo avere con le persone e l'ambiente che frequentiamo
di solito. Analogo discorso per quanto riguarda quelle donne che
si presentano con il cognome del marito: esse dovranno considerare
sia il risultato derivante dalla somma dei numeri corrispondenti
alle lettere del loro nome anagrafico, sia di quello da sposate.
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